Grandi decisioni, grandi responsabilità.
Passano 15 giorni. Ricevo la chiamata del Signore, il capo ultrà dei neurologi del c.r.e.s.m. un reparto, colorato e simpatico, ai tempi poco frequentato dai malati di sclerosi multipla a dire la verità. Era un reparto intimo, dove un po’ ti sentivi a casa, soprattutto con la presenza della grandissima Ines! A quel tempo avevo 24 anni ed ero una delle pazienti più giovani in cura. Ad oggi invece vedo passare in quei corridoi bambini e ragazzi di sicuro nemmeno maggiorenni. Penso sempre che sono stata fortunata, che la malattia mi abbia graziata dandomi la possibilità di avere un figlio e realizzare qualche mio sogno. Ma se penso a quegli adolescenti già alle prese con terapie e bastoni, così giovani… Continua a leggere…Grandi decisioni, grandi responsabilità.